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Piazza Margherita - Scorcio
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Poeta di Enza Mazzola
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Ritorni ad antichi silenzi,
per origliare ai balconi della notte
e imprigionare attimi d'immenso ...
Ma i silenzi rastrellano pensieri,
sogni schiantati
sul muro che separa
l'illusione dal reale.
Solo, con te stesso,
riesumi i fantasmi della nostalgia,
antiche fole
in frammenti di specchio,
ti ascolti,
t'interroghi ...
Non sei che una foglia
veleggiata dal vento
su acque inquiete
o forse il racconto inventato
dal sussurro di un'onda di mare.
Ma delle ferite dell'anima,
dal cuore dell'uomo sanguinante,
(o levità di brezza!) la parola
fiorisce sulle labbra a consolare;
e la tua voce è canto,
preghiera,
anelito di amore e speranza.
Tu, o poeta,
tu che possiedi ali per l'immenso,
sai cogliere i bagliori
di astri lontani
e l'intatta bellezza
di arcobaleni fuggenti
all'infinito.
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da: "Luci ed ombre" pag. 70 - Ed. "Le Madonie"