Noi siamo il paese, con le nostre voci, i nostri passi, la nostra memoria, i nostri sentimenti, le nostre emozioni immense e incastonate tra i muri delle nostre case ed il verde dei nostri orti e giardini. Noi siamo il paesaggio e la storia scolpiti tra le fontane quasi mute. Noi messaggeri dei ritmi del giorno e della notte siamo il cammino dei sogni dispersi per l'aria cullata dalle onde del vento e delle nostre angosce segrete. Noi siamo l'infanzia, la fanciullezza, l'adolescenza e la vecchiaia. E' il paese il nostro ponte immaginario tra presente, passato e futuro, rapito dai versi d'un dialetto antico. E dietro l'angolo il sedile di pietra perchè l'uomo si fermi ad ascoltare il silenzio del tempo ed osservare il cielo.
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da: Introduzione al "Ramo fiorito" pag.7 - Ed. Le Madonie
da: Introduzione al "Ramo fiorito" pag.7 - Ed. Le Madonie