sabato 27 maggio 2006



La voce del paese di Giovanni Tuminello

Noi siamo il paese, con le nostre voci, i nostri passi, la nostra memoria, i nostri sentimenti, le nostre emozioni immense e incastonate tra i muri delle nostre case ed il verde dei nostri orti e giardini. Noi siamo il paesaggio e la storia scolpiti tra le fontane quasi mute. Noi messaggeri dei ritmi del giorno e della notte siamo il cammino dei sogni dispersi per l'aria cullata dalle onde del vento e delle nostre angosce segrete. Noi siamo l'infanzia, la fanciullezza, l'adolescenza e la vecchiaia. E' il paese il nostro ponte immaginario tra presente, passato e futuro, rapito dai versi d'un dialetto antico. E dietro l'angolo il sedile di pietra perchè l'uomo si fermi ad ascoltare il silenzio del tempo ed osservare il cielo.
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da: Introduzione al "Ramo fiorito" pag.7 - Ed. Le Madonie
Via Belvedere
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Contrade di Castelbuono di Santo Atanasio
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Contrade al dopopioggia, o voi ariose
sotto gli argenti stellanti di nuvole,
equoree di pozzanghere azzurre e di prati odorati,
irte di cime e spini rinsecchiti
marrone o bigi ancora gocciolanti,
il mio pensiero come cielo effuso
su di voi si riposa del tedio di gennaio.
O fresche, i vostri mandorli di neve,
il loro brio in fiore sospeso nell'aria clemente!
e nell'amenità del mio ricordo,
voi cuna, contrade, del mito
fitto tramano d'oro dell' infanzia!
Gioviali contrade d'intorno,
ecco il mio cuore riaprirsi al sogno
e sprofondarsi come insazia rondine
dentro i vostri superni paradisi.
Oh superamorose contrade, oh perenne delizia ...
Fine gennaio 2001
da: "Amore in versi del settimo cielo" pag. 13 -Ed. del Periodico"Le Madonie"

venerdì 26 maggio 2006

Il Castello dei Ventimiglia visto dai tetti di Castelbuono
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Poesia per me per te di Maria Antonietta Puccia
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Tu desideri da me una poesia
per te - il mio amore scritto
stampato in "parole"? -
ma io non so; so soltanto
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che sei tu "poesia".
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C'è luce nei tuoi occhi di bosco
lieve tremore luce di sogni.
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Ombreggiano le ciglia timidezza
ed esaltano, scure, la dolcezza.
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Ombrosa talora come Diana nei boschi
spesso esile stelo di grano lieve
ondeggiante nella solare campagna.
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Io t'osservo
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e tenerezza mi pervade
che è senza parole "poesia".
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da: "Stupore di luce" pag. 42 - Ed. Cultura Duemila Editrice